MIO PARE E' UN PPP (Guus Kuijer)
Quando spariscono di casa i risparmi di Polleke e della mamma, la
ragazzina pur immaginando che fine abbiano fatto - confessa di averli
presi lei. Il giorno dopo, il padre le riporta i soldi ma Polleke gli
dice che è troppo tardi e che non lo vuole più vedere finché non avrà
scritto una poesia a dimostrazione della sua buona volontà. Spik invece
le scrive una lettera in cui le confessa di non riuscire a essere un
poeta e di non sapere cosa fare della propria vita. Polleke capisce di
essere l'unica in grado di salvarlo e di convincerlo a smettere di
drogarsi e si avventura a cercarlo tra i barboni della stazione. Per
fortuna Polleke ha l'appoggio di Mimun, suo compagno di classe e
fidanzato (anche se da grande sposerà una ragazza marocchina, come
vogliono i suoi genitori), che l'aiuta a ritrovare il padre. Spik
accetterà di andare in una casa-famiglia per tossicodipendenti? E quando
Mimun tornerà dalle vacanze in Marocco sarà ancora innamorato di
Polleke? L'estate porterà molte risposte.
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